(o
Edrisi). Geografo e viaggiatore arabo. Studiò a Cordova da dove
si allontanò spesso per visitare la Francia, l'Inghilterra e l'Africa
settentrionale. Non si conoscono le esatte circostanze che lo portarono a
Palermo, presso la corte normanna di re Ruggero II. La sua presenza è
comunque certa dal 1138, quando cominciò l'incisione di un enorme
planisfero d'argento, che doveva illustrare la somma delle cognizioni
geografiche del tempo: dislocazione dei continenti, dei mari, dei fiumi, delle
città, tracciati di itinerari, ecc. Da esso si ricavarono due carte
geografiche, una delle quali in 71 fogli, che servirono come base per quelle
successive:
I. aveva suddiviso il mondo in sette zone di latitudine o
climi, a loro volta ripartiti, da Ovest a Est, in dieci sezioni.
Contemporaneamente egli provvide alla stesura di un manuale, detto
Libro di
Ruggero, che illustrava in ogni dettaglio le indicazioni geografiche del
planisfero: ultimato nel 1154, questo testo costituì per lungo tempo il
riferimento di maggior autorevolezza per i geografi medioevali (Ceuta 1099 circa
- Sicilia 1166).